Cattiva digestione: sintomi, cause, rimedi naturali efficaci

13/09/2021

Tra i disturbi più frequenti, ma non meno fastidiosi, di cui molti soffrono, c’è sicuramente la cattiva digestione.

A quanti di noi sarà capitato di sentirci come se “tutta la cena ci fosse rimasta sullo stomaco”, magari perché in un’occasione abbiamo esagerato con le quantità o perché ci siamo lasciati andare ad un pasto un po’ troppo elaborato o, ancora, a cibi non cosi tanto salutari.

Niente di preoccupante o invalidante se si tratta di episodi non frequenti e di lieve entità.

Quando invece i sintomi diventano molto intensi e frequenti, o addirittura continuativi nel tempo, è assolutamente necessario indagare e scoprirne le cause.

L’importanza di una buona digestione

Spesso si sottovaluta l’importanza che l’alimentazione ha nella nostra vita e quanto possa influenzarla, nel bene e nel male.

Digerire bene non vuol dire soltanto non avere mal di pancia: una corretta digestione assicura leggerezza, migliore assorbimento delle sostanze necessarie ingerite con il cibo e un miglioramento del benessere generale.

Aggiungiamo che anche la mente risente positivamente di una corretta digestione: il sangue richiesto dall’apparato digestivo e quel senso di sonnolenza e confusione post-prandiali che ne derivano, saranno tanto minori quanto facile e veloce risulterà il processo digestivo.

Sintomi di una difficile digestione

I disturbi tipici di chi digerisce male sono:

  • bruciore retrosternale ed acidità;
  • pesantezza alla bocca dello stomaco;
  • nausea;
  • rigurgiti;
  • mal di testa;
  • eccessiva sonnolenza ed abbassamento della concentrazione.

In alcuni casi si associa anche dolore a torace e schiena, soprattutto quando la causa sottostante è la gastrite.

Anche il cuore, indirettamente, può esserne coinvolto: non è infrequente che nei soggetti che non digeriscono bene, in seguito a pasti troppo abbondanti, si presentino alterazioni del battito cardiaco come tachicardia o extrasistolia (battito mancante).

Possibili cause della cattiva digestione

I disturbi digestivi possono dipendere da una vastissima lista di cause e concause, la maggior parte non preoccupanti e risolvibili anche senza farmaci, altre più delicate e da trattate diversamente.

Le difficoltà digestive possono conseguire da:

  • ulcere;
  • gastriti episodiche o croniche;
  • reflusso;
  • ernia iatale;
  • disturbi della cistifelia, del pancreas o altro ancora.

Anche chi soffre, a sua insaputa, di intolleranze alimentari ad alcuni cibi può manifestare sintomi da cattiva digestione: in questo caso è importante scoprire quanto prima, tramite esami accurati, quali sono gli alimenti che ci fanno male e smettere o limitarne al minimo il consumo.

È, quindi, preliminarmente importante affidarsi al proprio medico per escludere cause organiche o funzionali più gravi.

Negli altri casi invece, ristabilire una serie di corrette abitudini, quali una sana alimentazione e l’assunzione di integratori naturali specifici, può attenuare il problema o persino risolverlo totalmente.

Digerire meglio: cosa, quanto e quando mangiare

Cosa possiamo fare? Esistono rimedi per combattere naturalmente le difficoltà del nostro apparato digerente? La risposta è si.

Eseguiti gli esami necessari per escludere cause più importanti eventualmente da trattare prima, esistono una serie di buone abitudini per rimediare efficacemente o ridurre il problema ad episodi sporadici e tutto sommato sopportabili.

Tra i rimedi, primo su tutti naturalmente, c’è la corretta alimentazione. Il cibo è il carburante del nostro corpo: proprio come un carburante, deve essere pulito per non far ingolfare il motore!

È quindi estremamente necessario eliminare o ridurre al minimo il consumo di tutti quei cibi “elaborati” o ipercalorici che mettono alla prova lo stomaco.

Eliminare fritture, dolci complessi, limitare formaggi e latticini e, in generale, evitare cibi grassi.

Se la cattiva digestione dipende da intolleranze, naturalmente, è bene smettere subito di mangiare i cibi incriminati.

Se il disturbo, a seguito di esami, è ricondotto a gastrite ed acidità, è meglio evitare per un po’ tutti quei cibi, appunto, “acidi”, che non farebbero che aggravare il problema, come per esempio le bevande alcooliche, la cioccolata, il pomodoro e gli agrumi.

Ma non è importante solamente il “cosa” mangiare, ma anche “quanto” e “quando”: regolarizzare e alleggerire i pasti principali (colazione-pranzo-cena), cercando di mangiare sempre allo stesso orario, è un passo fondamentale.

Aggiungere ai 3 pasti principali 2 spuntini intermedi, a mezza mattinata e nel pomeriggio. 5 pasti leggeri sono molto meglio di 2 o 3 pasti molto pesanti!

Altra buona abitudine, per la cena, è mangiare almeno 2 ore prima di andare a dormire: la digestione a supini è molto più complessa ed è facile che disturbi il sonno.

Digerire meglio: rimedi naturali ed integratori

In commercio si trovano tantissime tisane come quelle al finocchio, all’anice, al cumino o al coriandolo che sarebbe buona abitudine bere a fine pasto proprio per favorire la digestione.

Anche i cosiddetti “digestivi” (liquori aromatizzati) possono aiutare in tal senso: uno su tutti la Genziana, liquore a base di estratto di radice di questa pianta (Gentiana Lutea) che favorisce l’aumento della secrezione gastrica e quindi la digestione.

Naturalmente anche gli integratori naturali possono costituire un valido aiuto.

Diversi sono le piante “amiche” della digestione, come ad esempio:

  • cicoria;
  • carciofo;
  • finocchio;
  • curcuma;
  • zenzero;
  • liquirizia;
  • menta;
  • rosmarino;
  • bromelina (contenuta nel gambo dell’ananas);
  • ecc.

In base a quelle che sono le cause della cattiva digestione è possibile scegliere l’integratore e di conseguenza l’associazione di più ingredienti, che meglio agiscono in tal senso.

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