1Perché i nucleotidi fanno stare bene
I Nucleotidi rappresentano gli elementi che costituiscono il DNA e l’RNA (conosciuti come acidi nucleici), presenti in tutte le cellule dell’organismo.
In condizioni normali, il corpo riesce a soddisfare il proprio fabbisogno di nucleotidi autonomamente, mentre nelle prime fasi di vita e in condizioni di stress o di danneggiamento di alcuni tessuti, diventa importante assumerli attraverso l’alimentazione o utilizzando specifici integratori.
Cerchiamo di capire però come i livelli di nucleotidi influiscano sul nostro benessere e perché siano così importanti.
Oltre al loro ruolo di unità costituenti gli acidi nucleici, possono essere adoperati dalle cellule per numerosissime altre funzioni.
In particolare, da diversi studi pubblicati nell’ultimo decennio sono emerse interessanti proprietà, soprattutto in ambito immunologico e gastro-intestinale.
Relativamente alla salute del nostro apparato digerente, alcune pubblicazioni hanno infatti evidenziato che l’integrazione alimentare di nucleotidi migliora la flora microbica intestinale, stimolando la crescita dei Bifidobatteri.
Da alcuni anni vengono comunemente addizionati ai latti formulati per bambini prematuri, proteggendoli da infezioni responsabili di diarrea e altri disturbi.
In ambito immunologico, invece, i nucleotidi hanno dimostrato di essere in grado di migliorare le funzionalità del sistema immunitario in caso di forte stress fisico e mentale e in caso di malattie debilitanti; svolgono inoltre un importante ruolo di sostegno dell’attività immunitaria anche in situazioni delicate come malnutrizione e in pazienti che hanno subito operazioni chirurgiche.
Studi scientifici preliminari, invece, avrebbero evidenziato anche un ruolo in ambito preventivo e curativo di alcune malattie neurodegenerative.
Se consideriamo che ogni nuova cellula richiede circa 1 miliardo di nucleotidi per costituirsi e che alcuni tessuti (ad esempio la mucosa intestinale) hanno limitata capacità di produrli continuamente, soprattutto con il passare degli anni, un apporto esogeno di nucleotidi attraverso l’alimentazione o attraverso integratori specifici diventa fondamentale.
A livello di alimentazione, i nucleotidi si trovano un po’ ovunque ma sono presenti in maniera particolarmente numerosa nelle frattaglie.
Essendo queste ultime, un alimento che oggi troviamo sempre meno sulle nostre tavole, l’integrazione diviene forse la via più semplice.
Quanto detto sopra ci fa inoltre capire che potrebbe essere auspicabile realizzare dei veri e propri cicli di integrazione da intervallare a delle pause per aiutare e sostenere il nostro organismo.
Esistono poi delle formulazioni specifiche per momenti più delicati e per problematiche specifiche.
Il dosaggio giornaliero consigliato, in ambito integrativo “continuato”, si aggira attorno ai 100-200mg.