1Glucosio: cos’è ed a cosa serve
2Indice Glicemico e Alimentazione
3Cosa succede se mangiamo troppi zuccheri?
4Prevenire con un corretto stile di vita
Il nostro corpo è un insieme di complicatissimi meccanismi biologici che si incastrano alla perfezione.
Tutto si basa sul bilanciamento di tantissimi elementi, ognuno fondamentale per stare in salute. Lo zucchero, o più precisamente il glucosio, è uno dei più importanti.
Si parla erroneamente di glicemia associandola immediatamente al diabete; quando in realtà uno non comporta necessariamente l’insorgenza del secondo.
In realtà, il glucosio è fondamentale per moltissime funzioni vitali ed avere un livello troppo basso di zuccheri nel sangue non è tanto meno grave di trovare valori troppo alti!
La glicemia indica la concentrazione di glucosio nel sangue, un nutriente essenziale da cui tutte le cellule traggono energia per i processi vitali ed indispensabile per i meccanismi cerebrali.
La principale fonte di glucosio sono gli alimenti ma, in misura minore, è “autoprodotto” dal nostro corpo e può essere sintetizzato a partire da proteine e lipidi all’interno dell’organismo stesso.
Il nostro corpo, infatti, possiede un sistema di regolazione che consente di controllare la glicemia durante l’arco della giornata grazie agli ormoni iperglicemizzanti (che innalzano la glicemia) e a quelli ipoglicemizzanti (che la abbassano), di cui il principale è l’insulina.
La concentrazione di zuccheri viene, quindi, normalmente regolata da questo processo che, dopo l’assorbimento di glucosio, ne bilancia l’assunzione con la produzione di insulina. Si tratta di un sottile equilibrio basato sulla produzione di ormoni, i quali comunicando col cervello, procurano fame o sazietà, a seconda del nostro fabbisogno di zuccheri.
In un soggetto sano, che conduce una vita regolare, svolge attività sportiva controllata e segue un’alimentazione bilanciata, durante l’arco della giornata i valori di glucosio si mantengono generalmente tra i 60 ed i 130 mg/dl.
L’indice glicemico (IG) è un indicatore percentuale relativo alla rapidità con la quale un alimento incrementa la glicemia rispetto alla velocità impiegata dal glucosio puro. Da ciò si evidenzia la capacità e la tempistica di digestione ed assorbimento di cibi contenenti carboidrati ed il relativo impatto sui livelli di glicemia.
L’indice glicemico è:
Tanti sono i cibi e le bevande contenenti una elevata quantità di zuccheri e, tra di essi, non vi sono soltanto dolci, merendine e bibite zuccherate, ma anche cereali e farine bianche raffinate, insieme ai loro derivati (pizza, focacce e altri) e, di conseguenza anche pane e pasta non integrali.
Ogni volta che assumiamo un pasto non bilanciato, caratterizzato dall’apporto di molti zuccheri semplici nell’organismo, il pancreas viene stimolato a produrre insulina.
Questo provoca a sua volta, un picco dell’indice glicemico che successivamente subisce un rapido abbassamento (ipoglicemia reattiva post-prandiale) e la conseguente secernita di glucagone da parte dell’organismo, stimolando ulteriormente il senso della fame (quello che gergalmente viene definito come “lo zucchero chiama altro zucchero”).
Questo “meccanismo” se protratto a lungo nel tempo, può causare il degrado progressivo della funzionalità delle cellule Beta del pancreas deputate appunto alla produzione di insulina, che potrebbero non riuscire più a svolgere correttamente la loro funzione provocando un incremento del valore della glicemia a digiuno (IFG) e ponendo le basi per la comparsa del diabete di tipo II.
Per tutto ciò che è stato sinora esposto la dieta, l’esercizio fisico e l’eventuale assunzione di integratori alimentari costituiscono il modo migliore per controllare naturalmente i livelli di zucchero nel sangue, cercando di prevenire l’insorgere del diabete e di una condizione fisica che richieda l’utilizzo di cure mediche.
I cibi da previlegiare per contenere l’apporto di zuccheri semplici nel sangue sono:
Va inoltre ricordato che è molto importante effettuare pasti ben bilanciati, evitando di assumere soltanto carboidrati (zuccheri appunto).
In caso un corretto stile di vita non sia sufficiente, si può valutare l’assunzione di integratori alimentari naturali che possano dare un aiuto in più.
Tra le tante piante ed estratti esistenti, ci sentiamo di sottolineare l’elevata efficacia della pianta Gymnema sylvestre, i cui estratti e preparati sono in grado di ridurre l’assorbimento di zuccheri durante il passaggio del cibo dal tratto intestinale, modulando la produzione di insulina che, a sua volta, regola naturalmente, i livelli di glucosio nel sangue.
L’ipoglicemia, o glicemia bassa, è meno diffusa dell’iperglicemia in quanto spesso è dovuta dalla presenza di altre patologie che la scatenano.
Essa consiste in un abbassamento spesso repentino dell’indice glicemico che causa malessere, spavento e, in caso sia necessario, di ricovero ospedaliero.
I fattori che possono favorire l’iperglicemia sono:
Il nostro corpo è una macchina perfetta e, proprio per questo, necessità di una accurata “manutenzione” che gli consenta di funzionare al meglio.
Per questo è necessario resistere alle tentazioni e riuscire a mantenere uno stile di vita adeguato che apporti al nostro corpo i giusti nutrienti per raggiungere un sano equilibrio.